Intervistato ai microfoni di DAZNManuel Locatelli ha parlato così della sua Juventus, di Tudor e della nuova Nazionale di Gattuso.

Juventus, le parole di Locatelli

TUDOR L'UOMO GIUSTO - "Conosce la Juve, conosce il DNA bianconero, sa come parlarci e sa come trasmettere le sue idee. L’atteggiamento che ha portato da quando è arrivato è una cosa che ci serviva".

LA CAVIGLIA - "Sto meglio, la caviglia mi dà ancora un po' fastidio ma sto recuperando la condizione. Sono abbastanza soddisfatto di come mi sento, ora arrivano appuntamenti importanti. Le squadre qui sono di alto livello, i dettagli fanno la differenza. Ora affrontiamo una squadra con molta grinta, è molto passionale e hanno l'incitamento del pubblico".

RUOLO DA CAPITANO - "Per me essere capitano della maglia che ho indossato sin da bambino mi fa venire i brividi, è una cosa che sento tutti i giorni. È una responsabilità quotidiana. Devo essere un esempio per tutti in ogni momento. È stata una cosa bella, che mi serviva, ma la mia forza è sempre stata quella di avere un equilibrio anche nei momenti di difficoltà. Mi sono sempre concentrato sul lavoro e basta, provandoci tutti i giorni. Alla fine credo di aver ottenuto buoni risultati. Alzare un trofeo da capitano sarebbe un sogno che voglio realizzare, farlo con la maglia della Juve sarebbe incredibile".

MONDIALE PER CLUB - "Noi viaggiamo molto tranquillamente. Vincere è il sogno di tutti, ma bisogna arrivarci partita dopo partita. Intanto dobbiamo qualificarci, poi analizziamo tutto. L'abbiamo preso seriamente perché quando indossi questa maglia devi per forza fare così. La mia famiglia? Mi manca tanto stare con mia moglie e mio figlio, a settembre diventerò di nuovo papà. Gli trasmetto serenità da qui".

SU YILDIZ - È uno dei talenti più importanti del calcio europeo e ha la fortuna di avere una bella famiglia dietro, conosco bene lui e anche i suoi genitori. È un ragazzo per bene con voglia di imparare, dobbiamo tenercelo stretto. La Juve ha nel DNA il lavoro quotidiano.”

L'ITALIA DI GATTUSO - “Ci siamo sentiti, mi ha già allenato come mister. Credo che sia il mister giusto al momento giusto, al di là delle scelte che farà. Credo che sia l’allenatore che può portarci un po’ più di entusiasmo e un po’ più di energia per cercare di arrivare al Mondiale”.