La nascita, la crescita, l'evoluzione: Nino Ragosta, CEO e founder di Quadronica e Fantacalcio®, ha raccontato la sua avventura e la digitalizzazione del gioco più amato dagli italiani. "È nato tutto per gioco, poi...". Poi milioni di utenti, successi e la partnership con Lega Serie A.
Fantacalcio®, intervista a Nino Ragosta
Intervistato durante il programma 'Goal Economy' da Marco Bellinazzo, giornalista de Il Sole 24 Ore e autore di diversi libri tra cui 'Le nuove guerre del calcio' incentrato sugli affari delle corporation e la rivolta dei tifosi, Nino Ragosta ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Radio TV Serie A con RDS che vi invitiamo a seguire integralmente. Tanti gli argomenti trattati: la funzione sociale di Fantacalcio, quella di collante tra amici che dopo tanti anni restano uniti intorno al gioco. Qualcuno ha detto che: "Il Fantacalcio è la scusa che usiamo noi adulti per restare amici".
Ma, altro aspetto primario, anche la partnership con la Lega Serie A.
Ed il momento dell'asta: "Il momento più bello dell'anno, basta stare insieme".
L'importanza sociale di Fantacalcio® e il legame con Serie A
"Per noi Fantacalcio continua ad essere un gioco, ma più del gioco stesso, quel che conta davvero è l'aspetto sociale: Fantacalcio è il collante che mantiene un gruppo di persone insieme attraverso gli anni: non c'è un ufficio in cui non si giochi a Fantacalcio ed un classico sono i gruppi di Fantacalcio nati al liceo o all'università che vanno avanti per decenni con persone che, diversamente, avresti perso di vista.
Il legame con Lega Serie A è quanto di più naturale possibile: il Fantacalcio esiste perché esiste la Serie A.
Parliamoci chiaro, un Fantallenatore si sente presidente, allenatore e ds della sua squadra ed è così che noi diventiamo un valore per Serie A: un fantallenatore vuole vedere la partita e vuole vederle tutte.
Per un fantallenatore non esiste grandissima differenza tra il derby del sabato sera e una partita di seconda fascia il venerdì. Il Fantallenatore non è come un normale fruitore del calcio: lui "deve" guardare la partita perché, se perde, lo fa perché il pagellista di turno ha dato 6,5 e non 7 e non perché ha sbagliato formazione.
Le proteste infatti sono un classico ma la cosa carina è che sempre più spesso alle contestazioni rispondono altri utenti".
Il rapporto con i più giovani e il pubblico femminile
"Siamo cresciuti in un'epoca in cui il calcio era la principale forma di intrattenimento. Oggi, soprattutto nelle nuove generazioni, l'attenzione è un territorio conteso tra più media e device. Il Fantacalcio in questo aiuta perché viene sempre più spesso c'è un passaggio generazionale magari dal padre al figlio in lega. E poi il Fantacalcio a volte diventa il primo touchpoint che ti fa partecipare al gioco. Non è solo una funzione passiva, ma sei parte del gioco. Anche mio figlio ha iniziato a seguire le partite solo quando ha iniziato a fare il Fantacalcio con i compagni di scuola. Oggi c'è abbondanza di informazioni, ma Fantacalcio ti dà la profondità di prodotto perché devi conoscere tutti, ma proprio tutti i calciatori.
Quella femminile è una 'popolazione' in netta crescita e non mancano né le leghe di sole donne, né le leghe miste in cui spesso le mogli vincono più dei mariti! Una curiosità: nella prima lega che ha dato origine a tutto questo era presente una donna, mia zia Giuliana.
In sintesi quello che conta è che questo gioco riesce a essere un collante: guardare uno spettacolo con un gruppo che condivide il tuo stimolo è decisamente più appagante".

Il momento dell'asta
"L'asta rappresenta il momento più bello di tutti, quel giorno a cui non si può rinunciare e non ci devono essere interferenze. Pensa che un nostro ex dipendente che ora vive in Canada torna in Italia una volta all'anno per partecipare all'asta con gli ex colleghi. Ripeto, quello che conta è stare insieme. Durante l'asta è importante conoscere i calciatori, ma c'è un momento in cui puntualmente l'asta "impazzisce". Lo abbiamo raccontato anche nella nostra webserie: l'asta è il momento che in assoluto crea più ricordi ed aneddoti.
Chiaramente i big vanno per la maggiore, ma non è detto che un giocatore fortissimo in campo lo sia anche al Fantacalcio. I criteri dei bonus e malus sono leggermente diversi. Magari si può scegliere un centrocampista capace di portare gol e assist e non quello che fa più lavoro sporco. Inoltre il Fantacalcio crea dei legami di affezione con i calciatori, magari per simpatia o scaramanzia".
La nascita di Fantacalcio®
"Fantacalcio è una bella avventura perché in realtà è nato tutto completamente per gioco. Eravamo un gruppo di ragazzi che giocava insieme. Io avevo una piccolissima web agency in provincia di Napoli e decisi di fare questo sito per la nostra lega. In realtà all'epoca era tutto estremamente analogico, cioè carta, penna, telefono. Insomma, siamo vecchi!
I partecipanti di questa Lega, uno di essi è il mio attuale socio Luigi Cutolo, venivano il lunedì mattina a scrivere materialmente l'articolo giornalistico sulla propria partita e pubblicarlo on-line. Da lì è partito tutto. Poi quando qualcuno di questi amici ha cominciato a lavorare fuori, abbiamo sviluppato un modo per potersi dare la formazione a distanza. Ripeto, non c'era questa tecnologia. Da lì poi è partito tutto perché sempre più persone hanno chiesto di giocare con noi, di partecipare con noi e a un certo punto abbiamo aperto al pubblico. Questo ci ha portato dove siamo oggi.
Prima dicevi giustamente che tra i tanti italiani è difficile che non ci sia stato un punto di contatto.
Effettivamente sì, considera che abbiamo oltre 6 milioni di iscritti e la popolazione maschile tra i 18 ed i 34 anni in Italia conta meno di 6 milioni di persone; se allarghiamo ai i 18 - 44 anni si arriva a circa 9 milioni. Quindi insomma... è tanta roba".
L'aspetto commerciale e la partnership con Lega Serie A
"Il Fantacalcio è un gioco tra amici, non un pay to win. Nel corso degli anni ci siamo evoluti da un modello totalmente basato sulla pubblicità a un modello che oggi prevede anche delle sottoscrizioni, con un tasso di conversione fuori dal mercato. Poi c'è il layer legato alle sponsorship: abbiamo cercato di trasformare le pubblicità in un qualcosa che sia gradito all'utente. Quindi ad esempio quando crei la tua squadra crei anche la maglia della squadra e ti scegli uno sponsor: e questo è gradito agli utenti. Insomma, tutto deve essere utile al gioco e naturalmente integrato. Ad esempio abbiamo portato in app il Panini Player of the Match che può dare un mezzo voto in più. Con Philadelphia, che elegge l'allenatore del mese e della stagione abbiamo creato un gioco in app che premia il fantallenatore dell'anno insieme allo stesso allenatore. Questo porta valore a Lega Serie A e al partner, ma anche all'utente e a noi.
Con Lega Serie A siamo partiti in sordina, ma c'è sempre più interazione e abbiamo in mente diverse belle novità per gli utenti. La sinergia con Lega Serie A è la cosa più naturale del mondo".

Il Fantacalcio e le altre Leghe
"Abbiamo fatto un esperimento creando un clone della nostra app che si chiama Euroleghe. Ti permette di comporre la tua rosa prendendo giocatori dai club dei principali campionati europei, è un progetto partito in sordina e poco pubblicizzato ma sta avendo un buon riscontro. Serie minori e altri sport? Per farlo devi trovare un gruppo di persone che siano sufficientemente appassionate non solo della squadra locale, ma di tutto il campionato. Questo rende il nostro modello di business poco sostenibile, l'alternativa è partire con il concorsone, dunque con una mega classifica generale. Manca la parte umana, ma consente di andare a creare il prodotto e la massa critica per generarlo".

Il futuro e le pagelle e del Fantacalcio®
"In Italia dobbiamo avere qualcuno che sbaglia al nostro posto. Anni fa abbiamo realizzato Alvin482, un algoritmo (o meglio, una serie di algoritmi) che genera un voto basato sui dati statistici, ragionando comunque come un giornalista. Ma ha un tasso di adozione prossimo allo zero. I nostri pagellisti sono in video prima e dopo le partite, creano senso di partecipazione con gli utenti e questo lato umano è sempre fondamentale." Sui voti aggiunge "i voti live ti permettono di seguire l'evoluzione a partita in corso. Ogni partita è seguita da più giornalisti tra cui il pagellista che dà il giudizio e poi c'è chi riguarda l'azione per verificare il tutto ed eventualmente segnalare eventi. Un po' un uomo VAR.
L'evoluzione tecnologica va veloce ed il futuro lo vedo sempre più legato alla connessione tra il broadcaster e il gioco. Questo tipo di integrazione amplifica il gioco e la fruizione della partita".