E' andata in archivio la 36ª giornata della Serie A Enilive 2024/2025. Questo il punto con tutte le info sottolineate dalla Lega.

Il Milan conferma la sua indole da squadra mai doma e ribalta anche il Bologna nell’anticipo del venerdì della 36ª giornata. Orsolini illude i felsinei con il 13° centro stagionale — il primo italiano a raggiungere questa cifra in maglia rossoblù da Gilardino nel 2012/13 — ma i rossoneri reagiscono alla grande. La doppietta di Giménez, alla sua prima marcatura multipla in Serie A, e il sigillo di Pulisic consegnano il 3-1 alla squadra di Conceição, al terzo successo consecutivo. Proprio l’americano raggiunge un traguardo storico: è il primo milanista a segnare più di 10 gol nelle sue prime due stagioni in Serie A dai tempi di Chiarugi negli anni ’70. Il Milan, che non subisce gol da cinque primi tempi consecutivi, è la seconda squadra nei top 5 campionati europei per punti conquistati in rimonta (22), dietro solo all’Atletico Madrid (23). Dall’altra parte, il Bologna si conferma la formazione più prolifica nei secondi tempi (38 gol), ma paga caro il momento di blackout finale.

Il Como non si ferma più e incastona la sesta meraviglia consecutiva battendo il Cagliari al Sinigaglia. Un risultato storico: tra le neopromosse, solo la Lazio del 1973 aveva fatto meglio (otto successi di fila). La squadra di Fàbregas vola anche grazie al talento di Nico Paz, che firma l’ottavo assist stagionale e si conferma tra i migliori giovani rifinitori d’Europa insieme a Lamine Yamal e João Neves. A segno anche Caqueret, al primo gol in Serie A, Strefezza, ormai certezza con sei reti stagionali e in gol da tre turni consecutivi, e capitan Cutrone. Di Adopo, al primo centro in A, il gol dell’illusorio vantaggio del Cagliari: i sardi incassano la quarta sconfitta nelle ultime cinque. Intanto il Como vince la terza gara interna consecutiva, come non accadeva dal 1984 con Ottavio Bianchi.

All’Olimpico, una battaglia di nervi e fiato tra Lazio e Juventus si chiude in parità. Gli ospiti vanno avanti con Kolo Muani — secondo gol nelle ultime tre — ma restano in dieci e si fanno riprendere al 95’42” da Vecino, glaciale nel firmare il gol più tardivo subito dai bianconeri nelle ultime venti stagioni, dopo quello di Criscito col Genoa nel 2022. L’uruguaiano si conferma letale nei finali: è l’unico centrocampista ad aver segnato due volte nei minuti di recupero del secondo tempo in questo campionato. La Lazio, al sesto pareggio interno consecutivo, prende il controllo della partita dopo l’espulsione di Kalulu (al primo rosso in A), tirando 17 delle sue 19 conclusioni dopo il 60’. La Juve, però, conferma il suo carattere restando imbattuta in tutte le ultime sei sfide in cui è rimasta in inferiorità numerica. McKennie, intanto, tocca quota 11 assist, nessuno come lui tra i bianconeri dal 2023.

Dopo 20 giornate a secco, l’Empoli ritrova la vittoria nel momento più delicato. Al Castellani - Computer Gross Arena, i toscani superano 2-1 il Parma grazie a una rete nel recupero di Tino Anjorin, ancora a segno dalla distanza dopo l’87° minuto, come nella sua prima marcatura in A contro il Venezia. Il match si apre con il vantaggio di Fazzini, al quinto gol stagionale: il classe 2003 è l’italiano più giovane ad aver segnato così tanto in stagione tra tutte le competizioni. Il Parma reagisce con il primo gol in gialloblù di Milan Djuric, ma non basta. Per i crociati è la seconda sconfitta consecutiva, e per la seconda volta nel torneo chiudono un primo tempo con un solo tiro effettuato. L’Empoli, invece, conquista appena la seconda vittoria casalinga della stagione, e per gli azzurri di D’Aversa è una boccata d’ossigeno in chiave salvezza.

Il Monza torna a sorridere e lo fa in trasferta contro l’Udinese, imponendosi 2-1 grazie a un gol in extremis di Keita Balde e spezzando un digiuno di vittorie lungo 15 partite. Il senegalese realizza il suo secondo centro stagionale al 93’, sfruttando l’assist del giovanissimo Kevin Zeroli, classe 2005, al primo passaggio vincente in Serie A. I brianzoli, che non vincevano dal 13 gennaio, interrompono anche una serie di 530 minuti senza segnare con la deviazione vincente di Caprari e centrano il secondo successo esterno del campionato. Per l’Udinese il temporaneo pari di Lorenzo Lucca, che con 11 gol diventa il primo italiano a raggiungere questa cifra con la maglia friulana in una singola stagione dai tempi di Kevin Lasagna nel 2017/18.

Lo scontro salvezza del Bentegodi si chiude sull’1-1, un pareggio che serve più al Verona che al Lecce. I pugliesi sbloccano la gara grazie a Nikola Krstović, che firma l’11° gol in campionato – nessuno ha fatto meglio di lui con la maglia del Lecce nelle ultime venti stagioni, a eccezione di Marco Mancosu (14 nel 2019/20). I gialloblù rispondono prima dell’intervallo con Diego Coppola, al suo quarto centro in Serie A (due in questo campionato): tra i difensori centrali, solo Federico Gatti e Gianluca Mancini hanno segnato di più nelle ultime due stagioni. Il pareggio arriva su assist di Tomás Suslov, il primo in questo torneo per lo slovacco. Il Verona conferma la sua tendenza agli X interni – tre pareggi nelle ultime quattro gare casalinghe – mentre il Lecce allunga a 13 la striscia di partite senza vittoria. Gli uomini di Zanetti, dal canto loro, non vincono da sette gare, ma il punto conquistato mantiene vive le speranze di una salvezza tranquilla.

L’Inter mette pressione al Napoli e rimane in scia nella corsa Scudetto. A Torino, i nerazzurri battono 2-0 i granata grazie alle reti di Zalewski e Asllani. Per il polacco, al primo centro con l’Inter, si tratta della terza marcatura in Serie A. Con il suo gol di pregevole fattura, i nerazzurri stabiliscono un nuovo primato societario: sono 19 i giocatori andati a segno in questa stagione di campionato, mai così tanti nella loro storia. L’assist arriva da Bastoni, che sale a quota cinque, confermandosi il miglior difensore centrale per passaggi vincenti nel torneo. L’Inter colpisce ancora nei primi quindici minuti – 11 reti in questo parziale, come la Fiorentina – e mantiene la porta inviolata per la nona volta in trasferta, dietro solo all’Atalanta (11) e a pari con il Napoli. Per Inzaghi, arriva la centesima vittoria in Serie A con l’Inter: traguardo già raggiunto in precedenza con la Lazio, impresa riuscita in passato con due squadre diverse solo a Nils Liedholm. I nerazzurri, inoltre, con il penalty di Asllani restano la squadra che ha ottenuto (nove) e trasformato (otto) più rigori in questo campionato. Il Torino, invece, vede interrompersi una lunga imbattibilità interna: non perdeva in casa da nove gare.

Finisce 2-2 il posticipo domenicale del Maradona tra Napoli e Genoa, un risultato che riapre la corsa Scudetto, con l’Inter ora a un solo punto dagli azzurri. Gli uomini di Conte vanno avanti due volte con i gol di Lukaku e Raspadori, entrambi innescati da McTominay, che sale a quattro assist in campionato. Ma il Genoa non molla mai: prima uno sfortunato autogol di Meret, poi, nel finale, Johan Vásquez firma il pari con il suo terzo gol stagionale – tanti quanti nelle precedenti tre stagioni complessive in Serie A. Per Raspadori è il quinto gol contro il Grifone, la sua vittima preferita nel torneo, e il sesto centro nelle ultime 16 presenze – tante reti quante ne aveva realizzate nelle precedenti 66 apparizioni. Gli ospiti si affidano anche a un ispirato Aarón Martin, al sesto assist stagionale, record per un difensore del Genoa nell’era post-2007. Il Napoli incassa due gol al Maradona per la prima volta da novembre (3-0 contro l’Atalanta) e non pareggiava una gara interna da febbraio-marzo.

Il Venezia si prende tre punti d’oro nella corsa salvezza, battendo 2-1 la Fiorentina al Penzo grazie a una prestazione solida e cinica nella ripresa. Dopo un primo tempo equilibrato, i lagunari sbloccano la gara nel secondo con i gol di Candé – alla sua prima rete in Serie A alla 15ª presenza – e Oristanio, che sale a quota sei partecipazioni attive (tre gol e tre assist). Tra i giovani italiani, solo Fabio Miretti (classe 2003) ha fatto meglio in questo campionato. Il successo permette ai veneti di superare il Lecce e uscire dalla zona retrocessione per la prima volta in stagione dalla seconda giornata. Gli uomini di Di Francesco si confermano squadra da Penzo: 20 punti su 29 sono arrivati tra le mura amiche. Con otto punti nelle ultime cinque giornate, i lagunari stanno cambiando passo proprio in dirittura del traguardo finale. La Fiorentina, invece, incappa nella quinta sconfitta nelle ultime otto partite post-Conference League, nonostante la rete di Mandragora – la quarta in questo campionato, suo nuovo record personale.

L’Atalanta regola la Roma nello scontro diretto e conquista la quinta qualificazione alla Champions League della sua storia. Finisce 2-1 al Gewiss Stadium grazie alle reti di Lookman, al 15° centro stagionale, e a una perla da fuori area di Sulemana – primo gol in stagione per il centrocampista classe 2003, che diventa anche il primo under 21 a segnare con la maglia della Dea nel torneo. La Roma pareggia momentaneamente con un colpo di testa di Cristante (terzo centro stagionale, sette totali con questa specialità da quando è in giallorosso), ma non basta. Per la prima volta nel 2025, i capitolini cadono in campionato e interrompono una striscia positiva che durava da dicembre scorso. L’Atalanta vince per la terza volta consecutiva contro la Roma in Serie A e tocca i 101 gol stagionali in tutte le competizioni, superando quota 100 per la quinta volta nella sua storia. I bergamaschi sono anche l’unica squadra ad aver segnato almeno 10 reti da fuori area in questo campionato, segno di una pericolosità costante anche dalla distanza.