"La Serie A come acceleratore di business": la diretta del panel al Festival della Serie A

Michele Ciccarese, Direttore Marketing & Commerciale Serie A: "Cosa fa la Serie A tutto l'anno? Organizza cinque competizioni, la Serie A, la Coppa Italia, la Supercoppa, la eSerieA, la competizione Primavera. La Serie A ha oltre 710 milioni di fan nel mondo. Questo accade grazie al lavoro dei broadcaster, dei club e grazie al lavoro dei canali di comunicazione. In Italia parliamo di 34 milioni. I nostri broadcaster, DAZN, Sky e Mediaset, sono state calcolate 320 milioni di persone che hanno guardato il nostro calcio durante l'anno. All'estero, invece, sono circa 50 i broadcaster che seguono le nostre attività. Abbiamo diviso le title sponsorship sulle nostre competizioni. A queste vanno aggiunte le collectibles Partners, con Panini, Sorare e Socios.com. Abbiamo anche creato le awards ufficiali della Serie A, con il giocatore del mese che viene premiato da EA, il Coach of the Month, premiato da Philadelphia e il Player of the Match premiato da Panini. A questi vanno aggiunte tante altre partnership, tra cui Bancomat, ultimo arrivato. Ogni brand ha una storia da raccontare e grazie ai club riempiamo di diritti le strategie di comunicazione".

Matteo Navarra, Head of Operational Marketing Enilive: "Enilive aveva l'esigenza di far conoscere le proprie iniziative. Come potevamo farlo? Con 34 milioni di fanbase. Abbiamo collegato il nostro business alla passione degli italiani. Tutti parliamo di calcio, tutti diventiamo allenatore. Oltre che essere title sponsor della Serie A abbiamo avvicinato anche i partner per iniziare un percorso. Fantacalcio®, ad esempio, ci ha permesso di rivolgerci ai fantallenatori. L'investimento iniziale I numeri sono inconfutabili, o ce li hai o no. Grazie alla Lega Serie A abbiamo raggiunto qualcosa di impensabile. Enilive nasce nel gennaio 2023, la prima awareness era pari al 2%, dopo la tv siamo saliti al 10%. Oggi siamo nettamente saliti. Abbiamo lanciato un concorso per tutti i clienti che possono vincere oltre venti mila biglietti. Abbiamo portato i nostri clienti fedeli allo stadio, sono molto affezionati al Parma. Sono numeri che ci hanno permesso di portarci a casa 3.6 milioni di giocate il sabato per conquistare i biglietti. Con un minimo di spesa all'interno della nostra app di 5 euro si poteva accumulare la possibilità di simulare un calcio di rigore e si poteva scegliere per quale partita competere. Anche negli anni a seguire porteremo il brand alla crescita. Un obiettivo importante è la maggior integrazione con tutti i club della Lega e poi tutti gli altri partner. Ci siamo aperti con Fantacalcio e abbiamo iniziato a studiare qualcosa. Anche con Panini abbiamo pensato ad una collection dedicata. Per noi questo è importante, attivare nuove sinergie con business differenti tra loro".

Alex Bertani, Italian Market Director Panini: "Panini nasce con il calcio, è calcio. Panini non ha un prodotto che acquisisce visibilità con la Serie A, il nostro prodotto è il calcio. La nostra vita è legata a quello che fate. Siamo da anni al fianco dell'evento calcistico in Italia. Il prodotto di Panini è il calcio, forse per questo il matrimonio è durato così a lungo. Vincere le sfide della modernità? La figurina può anche sembrare superata, già 30 anni fa poteva sembrare al capolinea, ma ancora oggi il prodotto esprime emozioni forti e fa numeri importanti. La figurina è passione, è un'icona, un santino da portarsi nel portafoglio, oltre che un prodotto capace di fare breccia nel cuore dei più giovani. Poi noi facciamo il possibile per restare al passo con i tempi. Il Panini Player of the Match diventerà un prodotto, ci ha dato grande visibilità. Abbiamo inserito le statistiche dinamiche: è possibile avere dei dati inquadrando la figurina con lo smartphone. La chiave resta sempre la grande passione che c'è nell'avere un pezzo di carta con il tuo campione preferito e la tua squadra del cuore. Ogni anno facciamo un tour nelle piazze italiane. Lì c'è magia, i collezionisti si scambiano le figurine. Ci sono generazioni che si uniscono. Per Panini la grande sfida è quella delle nuove generazioni. Sul target adulto c'è una riconoscibilità pari al 100%. Le nuovi generazioni nascono in un mondo digitale, a volte anche in un mondo più veloce. La sfida è arrivare a loro. La figurina è un prodotto molto facile da veicolare. L'ambizione è riuscire a fare operazioni con i partner per creare un volano virtuoso".

Michele Ciccarese introduce Nino Ragosta: "Come legare tra di loro i partner? Da quest'anno è nato il Player of the Match. Tutti i calciatori che vincono il premio possono guadagnare dei punti in più. Raccontaci come è nata e come funziona".

Nino Ragosta, CEO e Founder Fantacalcio®: "L'idea di un punto in più al Player of the Match è nata parlando con Panini. Noi viviamo di Serie A. Senza Serie A non potrebbe esister Fantacalcio. Noi diamo una mano, contribuiamo ad amplificare l'audience della Serie A dando persistenza durante la settimana e creando dinamiche valide per i nostri utenti, i fantallenatori. A fine di ogni partita il Panini Player of the Match guadagna un premio e quindi abbiamo creato un premio anche noi, attivato da oltre il 12% al primo anno. Più di mezzo milione di persone l'hanno adottato. Il concetto è rendere un elemento vero, fisico, che si vede durante la gara, qualcosa a cui io partecipo. Lo spettatore, così come il fantallenatore, non vuole essere passivo, vuole partecipare attivamente. L'abbiamo fatto anche con un altro partner, Philadelphia, con cui abbiamo fatto una attivazione dal forte impatto motivazionale. Il Coach of the Month ed il Coach of the Season? Abbiamo pensato, studiato e creato un gioco attraverso il quale era possibile identificare chi sarebbe diventato il fantallenatore dell'anno, il più bravo di tutti. Ha vinto un ragazzo pugliese che si è trovato catapultato sul campo, durante la festa scudetto del Napoli: è stato premiato da me ed a sua volte ha premiato Antonio Conte come Philadelphia Coach of the Season. Questa cosa non ha prezzo, non ha valore! È un'emozione talmente forte che è difficile anche da vivere. Noi cerchiamo di creare questo, un valore emozionale a cui la Serie A ci ha abituato. Gli obiettivi futuri? Siamo e saremo sempre più con Lega Serie A Enilive con cui condividiamo la popolazione, la passione e la visione. Mettiamo sempre di più al centro la persona e non lo spettatore. L'obiettivo è un giorno-utente endless, una esperienza che non finisce mai. Un engagement reale. A coloro a cui ci rivolgiamo dobbiamo parlare sempre in modo più avvolgente".

Eva Visentin, Brand Director Parma Calcio 1913: "Grazie per l'invito Tutte le attività viste fino ad ora sono tutte attività che i nostri tifosi amano, si sentono più coinvolti. È tutto un valore aggiunto che lato Parma Calcio stiamo costruendo da un paio di anni per cercare di riportare l'immagine del Parma Calcio ai fasti di un tempo. I tifosi sono orgogliosi del nostro club e resilienti. A livello di strategia e brand marketing è a tutti gli effetti una strategia local che ci permette di lavorare su più direttrici, tra cui le eccellenze del territorio. C'è chiaramente la voglia di voler puntare oltre Parma e di mirare a palcoscenici nazionali. Abbiamo creato una identità sonora-olfattiva. Il progetto sarà attivo dalla prossima stagione, anche se c'è già stato qualche spoiler. Abbiamo lavorato sull'identità sonora del Parma Calcio che ci permette di lavorare a livello di marketing esperienziale per rendere l'evento partita sempre più coinvolgente. C'è una versione per lo stadium, molto carica, ma anche una versione per la lounge. Poi c'è una identità olfattiva forte, un profumo che si sentirà in tutte le aree dello stadio Tardini. Su tutti i nostri contenuti video verrà inserito anche un sound-logo. Come l'abbiamo costruito? Siamo partiti dai nostri valori, poi tramite un tool digitale abbiamo trasferito le emozioni del cervello in note musicali. Possiamo trovare anche i cori campionati della nostra tifoseria. Il Parma ha due strade diverse: la prima è cercare di fare in modo di essere riconosciuto e seguito non solo in città, ma anche a livello internazionale. Dall'altra parte la direzione è essere attenti ai local e ad una città attenta come Parma. Va valorizzato il nostro heritage, senza dimenticare che bisogna guardare al futuro. Più cresce la Lega Serie A più cresce il nostro club".